Esenzione IVA per associazioni: nuovo regime rinviato al 2036, 10 anni di proroga
Regime di esenzione IVA per gli Enti associativi – Rinvio al 1° gennaio 2036
Il nuovo regime di esenzione da IVA per le prestazioni rese dagli enti associativi a favore dei soci, con pagamento di un corrispettivo specifico, è stato rinviato per dieci anni. L’effettiva entrata in vigore è prevista solo per il 1° gennaio 2036.

Fino a tale data, l’attuale esclusione da IVA per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da associazioni politiche, sindacali e di categoria, comprese le associazioni e gli enti del sistema ANCE, rimane valida. Questa esclusione si applica quando le operazioni sono finalizzate a finalità istituzionali e sono accompagnate da corrispettivi specifici o contributi supplementari.
Il rinvio è previsto dall’art. 6 del D.Lgs. 4 dicembre 2025, n. 186, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale con il titolo “Disposizioni in materia di Terzo settore, crisi d’impresa, sport e imposta sul valore aggiunto”.
La proroga fino al 2036 è considerata positiva per le associazioni aderenti al sistema ANCE, in quanto consente loro di continuare a beneficiare dell’esclusione da IVA per le prestazioni istituzionali senza dover aprire una partita IVA o adempiere ai relativi obblighi fiscali.
Il passaggio al nuovo regime di esenzione da IVA, previsto originariamente per il 1° gennaio 2026, è stato sospeso a seguito di richieste parlamentari e di una comunicazione preliminare da parte dell’ANCE. La norma, ora sospesa, era stata introdotta in risposta alla procedura d’infrazione n. 2008/2010 avviata dalla Commissione Europea per violazioni degli obblighi comunitari relativi alle operazioni escluse da IVA.
Nel corso degli anni, la disposizione è stata oggetto di diversi rinvii, l’ultimo dei quali è stato stabilito dall’art. 3, co. 10, del D.L. 202/2024, convertito nella legge n. 15/2025, che aveva fissato la nuova decorrenza al 1° gennaio 2026. Ora, con la proroga al 2036, le associazioni possono evitare l’apertura della partita IVA e i relativi adempimenti per un periodo di dieci anni.
Fonti
Fonte: ANCE – Regime di esenzione IVA per gli Enti associativi
Approfondimento
Il regime di esenzione da IVA per le associazioni è stato introdotto per favorire l’attività istituzionale delle organizzazioni non profit, riducendo l’onere fiscale sulle loro operazioni. Il rinvio di dieci anni è stato adottato per garantire continuità e stabilità normativa, evitando l’impatto immediato di un nuovo regime fiscale.
Dati principali
• Articolo di riferimento: art. 6 del D.Lgs. 4 dicembre 2025, n. 186
• Data di entrata in vigore prevista: 1 gennaio 2036
• Enti beneficiati: associazioni politiche, sindacali, di categoria e ANCE
• Condizione: prestazioni istituzionali con corrispettivi specifici o contributi supplementari
Possibili Conseguenze
• Le associazioni potranno continuare a operare senza aprire partita IVA per dieci anni.
• Verrà evitato l’obbligo di emettere fatture IVA e di registrare le operazioni ai fini IVA.
• Le associazioni manterranno la possibilità di beneficiare dell’esclusione da IVA per le operazioni istituzionali.
Opinione
Secondo le autorità competenti, la proroga è stata accolta positivamente perché consente alle associazioni di mantenere la stabilità fiscale e di concentrarsi sulle loro attività istituzionali senza subire un onere amministrativo immediato.
Analisi Critica (dei Fatti)
La proroga è stata motivata da richieste parlamentari e da una comunicazione preliminare dell’ANCE. La normativa è stata sospesa in risposta a una procedura d’infrazione europea, ma la decisione di rinviare l’entrata in vigore è stata presa per garantire continuità e stabilità. Non vi sono elementi che suggeriscano una violazione di principi di trasparenza o di equità fiscale.
Relazioni (con altri fatti)
• Procedura d’infrazione n. 2008/2010 avviata dalla Commissione Europea per violazioni degli obblighi comunitari relativi alle operazioni escluse da IVA.
• D.L. 202/2024, convertito nella legge n. 15/2025, che aveva fissato la decorrenza al 1 gennaio 2026.
Contesto (oggettivo)
Il contesto normativo è caratterizzato da una serie di interventi legislativi finalizzati a garantire la conformità delle associazioni alle disposizioni fiscali europee. La proroga del regime di esenzione da IVA è stata adottata per evitare impatti immediati e garantire la continuità delle attività istituzionali delle associazioni.
Domande Frequenti
1. Quando entrerà in vigore il nuovo regime di esenzione da IVA?
Il nuovo regime è previsto per il 1 gennaio 2036.
2. Quali associazioni beneficiano della proroga?
Le associazioni politiche, sindacali, di categoria e le associazioni del sistema ANCE che svolgono attività istituzionali con corrispettivi specifici o contributi supplementari.
3. Cosa implica la proroga per le associazioni?
Le associazioni potranno continuare a operare senza aprire partita IVA e senza adempiere ai relativi obblighi fiscali per dieci anni.
4. Perché è stato sospeso il nuovo regime?
Il regime è stato sospeso in risposta a una procedura d’infrazione europea e per garantire continuità normativa.
5. Dove posso trovare maggiori informazioni?
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la fonte originale su ANCE o contattare la Direzione Politiche Fiscali.
Allegati
Apri allegato: art_6_del_DLgs_4_dicembre_2025,_n_186
Per informazioni rivolgersi a:
Direzione Politiche Fiscali
Tel. 06 84567.291/256
E-Mail: politichefiscali@ance.it



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