Aluminio in crisi: inflazione, prezzi e la sfida europea per le PMI
Fonti
Fonte: AL Circle e‑Magazine – “End‑user Revolution: ALuminium’s Impact on Modern Living”
Approfondimento
Mario Conserva, segretario generale di FACE e professionista con oltre sessant’anni di esperienza nel settore dell’alluminio, è stato intervistato per l’e‑Magazine di AL Circle. L’intervista analizza le dinamiche europee dell’alluminio, con particolare attenzione all’inflazione, alla volatilità dei prezzi, alle pressioni sulla filiera downstream, al consumo legato alla mobilità, alle politiche di scarto e dazi, alle implicazioni del CBAM e al ruolo di FACE nel rafforzare la competitività delle PMI e garantire l’accesso a metalli a basso contenuto di carbonio.
Dati principali
| Indicatore | Valore | Periodo |
|---|---|---|
| Inflazione annua UE | 2,6 % | Settembre 2025 |
| Inflazione annua UE (anno precedente) | 2,1 % | Settembre 2024 |
| Prezzo LME alluminio | ≈ $2 900 / t | Ultimo trimestre 2025 |
| Premio a pagamento dazi a Rotterdam | > $350 / t | Ultimo trimestre 2025 |
| Produzione primaria alluminio in Cina (2024) | 43 mila tonnellate | Anno 2024 |
| Produzione primaria alluminio globale (2024) | 73 mila tonnellate | Anno 2024 |
Possibili Conseguenze
L’aumento dell’inflazione e la volatilità dei prezzi dell’alluminio possono influenzare i costi dei prodotti downstream, con impatti sul prezzo finale dei beni di consumo. La scarsità percepita, evidenziata dai premi dazi elevati, potrebbe spingere i produttori a cercare alternative o a rivedere le strategie di approvvigionamento. Le politiche di scarto e dazi, insieme al CBAM, potrebbero modificare la competitività delle aziende europee rispetto ai concorrenti esteri.
Opinione
Mario Conserva sottolinea che, nonostante le condizioni economiche sfavorevoli, l’alluminio continua a consolidarsi come metallo chiave per l’economia globale. La sua posizione è basata su dati di mercato e sull’esperienza consolidata nel settore.
Analisi Critica (dei Fatti)
Le affermazioni di Conserva si fondano su statistiche di produzione, prezzi di mercato e indicatori economici. La sua valutazione della stabilità economica dell’area euro, basata su crescita del PIL e investimenti, è coerente con le fonti ufficiali. Tuttavia, la previsione di ulteriori aumenti di prezzo è soggetta a variabili geopolitiche e di domanda che non sono state approfondite nell’intervista.
Relazioni (con altri fatti)
Il ruolo dominante della Cina nella produzione primaria di alluminio è in contrasto con le restrizioni ambientali imposte dal paese, che potrebbero generare una crisi di approvvigionamento globale. La riduzione della produzione a Nordural in Islanda e le preoccupazioni relative a Mozal influenzano la disponibilità di alluminio in Europa, collegandosi così alle dinamiche di prezzo osservate sul LME.
Contesto (oggettivo)
Nel 2025 l’Unione Europea ha registrato un’inflazione annua superiore rispetto all’anno precedente, con impatti variabili sul settore industriale. Il mercato dell’alluminio ha visto un aumento dei prezzi sul LME, mentre i premi dazi a Rotterdam hanno superato i $350 / t, indicando una percezione di scarsità. Le PMI europee, supportate da FACE, cercano di mantenere la competitività attraverso l’accesso a metalli a basso contenuto di carbonio.
Domande Frequenti
1. Qual è l’inflazione annua dell’UE a settembre 2025? 2,6 %.
2. Qual è il prezzo attuale dell’alluminio sul LME? Circa $2 900 / t.
3. Che valore hanno i premi dazi a pagamento a Rotterdam? Oltre $350 / t.
4. Qual è la produzione primaria di alluminio in Cina nel 2024? 43 mila tonnellate.
5. Qual è il ruolo di FACE secondo Mario Conserva? Rafforzare la competitività delle PMI e garantire l’accesso a metalli a basso contenuto di carbonio.



Commento all'articolo