UE respinge l’esenzione CBAM dell’India, accrescendo la disputa sul confine del carbonio
La disputa sul confine del carbonio si approfondisce mentre l’UE rifiuta di riconsiderare la richiesta di esenzione CBAM dell’India
Fonti
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Approfondimento
Gli sforzi di India e dell’Unione Europea per finalizzare un accordo commerciale, discusso da anni, hanno incontrato un nuovo ostacolo: Bruxelles ha deciso di respingere la richiesta di New Delhi di esenzione dal meccanismo di adeguamento del confine sul carbonio (CBAM). Il CBAM è stato introdotto per proteggere le industrie europee pesanti, che devono acquistare permessi di carbonio al prezzo di circa 80 euro (circa 92,27 USD) per tonnellata sul mercato europeo del carbonio.

India ha proposto di sostituire le tariffe basate sulle emissioni con una tassa di esportazione sui prodotti di alluminio, acciaio e fertilizzanti, calcolata solo sul valore della spedizione. L’UE ha respinto l’idea, sostenendo che potrebbe creare un precedente per richieste simili da parte di altri partner commerciali, tra cui gli Stati Uniti.
Dati principali
Di seguito una sintesi delle informazioni chiave:
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Prezzo del permesso di carbonio | ≈ 80 euro/tonnellata |
| Proposta indiana | Tassa di esportazione basata sul valore della spedizione |
| Reazione UE | Rifiuto della proposta, mantenimento del CBAM |
| Volume commercio UE-India (2023) | ≈ 139 miliardi di USD |
| Tariffe indiane su alcuni prodotti | Fino al 100% su auto, alcolici e prodotti lattiero-caseari |
Possibili Conseguenze
Il rifiuto dell’UE potrebbe limitare l’accesso dei prodotti indiani ai mercati europei, soprattutto nei settori dell’alluminio e dell’acciaio. Potrebbe inoltre intensificare le tensioni commerciali e spingere l’India a cercare accordi alternativi o a rinegoziare le tariffe. A lungo termine, la decisione potrebbe influenzare la percezione globale del CBAM come strumento di politica ambientale e commerciale.
Opinione
Il testo originale non espone opinioni personali, ma evidenzia le posizioni delle parti coinvolte. L’UE sostiene la necessità di mantenere il CBAM per proteggere le industrie europee, mentre l’India ritiene che la proposta di esenzione sia equa per i suoi esportatori.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il CBAM è stato introdotto per evitare la “fuga di carbonio” verso paesi con regimi di carbonio più bassi. La proposta indiana di una tassa di esportazione basata sul valore della spedizione non tiene conto delle emissioni effettive, il che potrebbe creare un vantaggio competitivo ingiusto. L’UE ha motivato la sua decisione citando la necessità di evitare precedenti che potrebbero indebolire l’efficacia del CBAM.
Relazioni (con altri fatti)
Il conflitto sul CBAM si inserisce in un contesto più ampio di negoziazioni commerciali tra UE e India, che includono questioni di tariffa, regole di origine e regolamentazioni ambientali. Le recenti riunioni tra il ministro del Commercio indiano Piyush Goyal e il commissario del commercio UE Maroš Šefčovič indicano che, nonostante le divergenze, entrambe le parti cercano di accelerare la conclusione di un accordo bilaterale.
Contesto (oggettivo)
Il CBAM è stato introdotto dall’UE nel 2023 come misura di politica climatica. L’accordo commerciale UE-India, se completato, potrebbe rappresentare un importante passo verso la liberalizzazione del commercio tra le due economie. Tuttavia, le barriere tariffarie indiane e le preoccupazioni ambientali europee continuano a rappresentare ostacoli significativi.
Domande Frequenti
- Cos’è il CBAM? Il CBAM è un meccanismo di adeguamento del confine sul carbonio introdotto dall’UE per proteggere le industrie europee dalle importazioni di prodotti con emissioni di carbonio più elevate.
- Qual è la proposta dell’India al riguardo? L’India ha suggerito di sostituire le tariffe basate sulle emissioni con una tassa di esportazione calcolata sul valore della spedizione per alluminio, acciaio e fertilizzanti.
- Perché l’UE ha respinto la proposta? L’UE ha sostenuto che la proposta potrebbe creare un precedente per richieste simili da altri partner commerciali, minando l’efficacia del CBAM.
- Qual è l’impatto sul commercio UE-India? Il rifiuto dell’UE potrebbe limitare l’accesso dei prodotti indiani ai mercati europei, specialmente nei settori dell’alluminio e dell’acciaio.
- Quali sono i prossimi passi? Le parti continuano a negoziare a livelli senior, con l’obiettivo di finalizzare un accordo bilaterale entro la fine dell’anno.
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