LME aluminium price trend: Historical context, 2025 market dynamics & 2026 price outlook

Fonti

Articolo originale: Alcircle – Global Aluminium Industry Outlook 2026

Approfondimento

Negli ultimi tre anni il prezzo dell’aluminium sul London Metal Exchange (LME) ha mostrato un recupero dopo un periodo di debolezza, oscillando in un intervallo di prezzo variabile e avvicinandosi a un massimo pluriennale entro la fine dell’anno. Nel 2025 il prezzo iniziale era intorno ai 2.500 USD per tonnellata, ha raggiunto 2.685,50 USD il 20 marzo e si è attestato a circa 2.545 USD il 1 agosto, in un contesto di fondamentali più stretti e preoccupazioni di fornitura persistenti. Alla fine del 2025 il prezzo di chiusura era di circa 2.800 USD, con aspettative di ulteriori aumenti nel 2026.

Dati principali

Possibili Conseguenze

Un aumento dei prezzi dell’aluminium può influenzare i costi di produzione in settori come l’automotive, l’energia e l’edilizia. L’elasticità della domanda in questi settori, insieme a politiche di sostenibilità e a incentivi per l’efficienza energetica, può moderare l’impatto di un rialzo dei prezzi. Inoltre, la pressione sui prezzi può spingere gli operatori a cercare alternative o a investire in tecnologie di produzione più efficienti.

Opinione

Secondo le analisi di mercato, i principali driver bullish includono la debolezza del dollaro statunitense, la previsione di riduzioni dei tassi di interesse e la scarsità di scorte. Alcuni esperti prevedono che il prezzo possa avvicinarsi o superare i 3.000 USD/tonnellata nel 2026 se le tensioni strutturali persistono e se i premi per la produzione a basse emissioni rimangono in vigore.

Analisi Critica (dei Fatti)

Il trend dei prezzi mostra una chiara correlazione con eventi geopolitici e dinamiche di domanda‑offerta. L’alta di marzo 2022 è stata in gran parte dovuta a un recupero della domanda post‑pandemia, alla crisi energetica europea e a interruzioni di fornitura legate al conflitto Russia‑Ucraina. La successiva correzione è stata guidata dalla stabilizzazione dei mercati energetici e dalla riduzione del gap domanda‑offerta. Nel 2025, la combinazione di fornitura limitata e domanda in crescita ha sostenuto i prezzi, mentre le previsioni per il 2026 si basano su una possibile transizione verso un deficit di offerta.

Relazioni (con altri fatti)

Il trend dei prezzi dell’aluminium è strettamente legato a quello delle materie prime correlate, come il rame e il ferro, e a fattori macroeconomici globali, tra cui la crescita economica, l’inflazione e le politiche monetarie. Le iniziative di sostenibilità, come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) dell’UE, possono influenzare la struttura dei costi e, di conseguenza, i prezzi di mercato.

Contesto (oggettivo)

L’aluminium è un metallo di base con un ruolo cruciale in numerosi settori industriali. La sua produzione è influenzata da costi energetici, regolamentazioni ambientali e capacità di produzione globale. Le politiche di sostenibilità stanno spingendo verso una maggiore efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili, fattori che possono modificare la domanda e l’offerta a lungo termine.

Domande Frequenti

• Qual è stato il prezzo più alto dell’aluminium sul LME nel 2022? Il prezzo più alto è stato di circa 3.984 USD per tonnellata a marzo 2022.
• Quali sono le principali cause di aumento dei prezzi nel 2025? Le cause includono una fornitura limitata, una domanda in crescita, la debolezza del dollaro e la scarsità di scorte.
• Qual è la previsione di prezzo per l’aluminium nel 2026? Le previsioni indicano un prezzo medio di circa 2.630 USD per tonnellata, con possibilità di raggiungere o superare i 3.000 USD se le tensioni strutturali persistono.
• Come influiscono le politiche di sostenibilità sui prezzi dell’aluminium? Le politiche come il CBAM e i premi per la produzione a basse emissioni possono aumentare i costi di produzione, influenzando positivamente i prezzi di mercato.
• Qual è l’impatto delle scorte di magazzino sul prezzo? Le scorte di magazzino si sono ridotte dal 634.650 tonnellate all’inizio del 2025 a 337.900 tonnellate a giugno, contribuendo a una pressione al rialzo sui prezzi.