Decreto 17/11/2025: i discendenti di italiani possono entrare in Italia per lavoro senza quote migratorie
Decreto ministeriale 17 novembre 2025
Nel numero 273/25 della Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto ministeriale del 17 novembre 2025. Il provvedimento stabilisce le modalità con cui i discendenti di cittadini italiani possono entrare e soggiornare in Italia per lavoro subordinato, al di fuori delle quote migratorie previste annualmente.
Stati identificati
Il decreto individua gli Stati caratterizzati da rilevanti flussi di emigrazione italiana. La scelta degli Stati è basata sulla composizione attuale delle comunità italiane presenti in ciascun paese al 31 dicembre dell’anno precedente. Il testo del decreto non elenca esplicitamente i paesi, ma indica che la lista è stata definita in base ai dati demografici disponibili.

Implicazioni per i discendenti di cittadini italiani
Secondo l’articolo 27, comma 1-octies, del Testo Unico Immigrazione (D. Lgs. n. 286/1998), i discendenti di cittadini italiani che risiedono negli Stati individuati possono:
- Entrare in Italia con un permesso di soggiorno per lavoro subordinato;
- Soggiornare in Italia senza essere soggetti alle quote migratorie annuali previste per i flussi migratori;
- Accedere al mercato del lavoro italiano con le stesse condizioni previste per i cittadini italiani.
Invito all’azione
Per i membri dell’associazione, è disponibile un’area riservata dove è possibile consultare ulteriori dettagli e documenti. Se non si è ancora associati, è possibile aderire tramite il sito dell’Ance.
Fonti
Articolo originale: https://ance.it/5-5/
Decreto ministeriale: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/11/24/25A06275/SG
Approfondimento
Il decreto si inserisce in un quadro più ampio di politiche migratorie volte a favorire la mobilità di persone con legami storici e culturali con l’Italia. L’obiettivo è facilitare l’integrazione di discendenti di italiani in un contesto di lavoro e di vita civile, riconoscendo la loro identità e i diritti derivanti dalla cittadinanza italiana.
Dati principali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Data pubblicazione | 17 novembre 2025 |
| Numero Gazzetta Ufficiale | 273/25 |
| Articolo di riferimento | Art. 27, comma 1-octies, T.U. Immigrazione (D. Lgs. n. 286/1998) |
| Data di riferimento per la composizione demografica | 31 dicembre 2024 |
| Tipo di permesso | Permesso di soggiorno per lavoro subordinato |
Possibili Conseguenze
Le disposizioni del decreto possono avere impatti positivi sul mercato del lavoro italiano, aumentando la disponibilità di manodopera qualificata e diversificata. Inoltre, possono favorire la coesione sociale e la valorizzazione delle radici italiane nei paesi di origine. Tuttavia, la gestione amministrativa di nuovi permessi di soggiorno potrebbe richiedere risorse aggiuntive da parte delle autorità competenti.
Opinione
Il testo del decreto è stato redatto in modo neutro, senza esprimere giudizi di valore. Si limita a descrivere le norme e le condizioni operative per i discendenti di cittadini italiani.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il decreto si fonda su dati demografici aggiornati e su una normativa già consolidata (Testo Unico Immigrazione). Non presenta ambiguità nella definizione dei requisiti per l’accesso al permesso di soggiorno. La mancanza di una lista esplicita degli Stati può generare incertezza, ma è probabilmente dovuta alla necessità di aggiornare periodicamente la lista in base ai flussi migratori.
Relazioni (con altri fatti)
Il provvedimento si collega a politiche europee volte a promuovere la mobilità interna e a riconoscere i diritti dei cittadini di origine italiana. È inoltre in linea con iniziative di integrazione e valorizzazione delle comunità italiane all’estero.
Contesto (oggettivo)
Il decreto è stato adottato in un periodo in cui l’Italia sta rivedendo le proprie politiche migratorie per bilanciare esigenze di mercato del lavoro e diritti di cittadinanza. La normativa si inserisce in un quadro di cooperazione internazionale e di rispetto dei diritti umani, in linea con le direttive dell’Unione Europea.
Domande Frequenti
- Chi può beneficiare del decreto? I discendenti di cittadini italiani che risiedono negli Stati individuati dal decreto.
- Qual è la durata del permesso di soggiorno? Il permesso è valido per il periodo di lavoro subordinato, con possibilità di rinnovo in base alle norme vigenti.
- Il decreto prevede quote migratorie? No, i discendenti di cittadini italiani non sono soggetti alle quote migratorie annuali previste per i flussi migratori.
- Dove posso trovare la lista degli Stati? Il decreto non elenca esplicitamente gli Stati; la lista è basata su dati demografici aggiornati e può essere consultata presso le autorità competenti.
- Come posso richiedere il permesso di soggiorno? È necessario presentare la domanda presso l’ufficio immigrazione competente, allegando la documentazione che attesti la discendenza da cittadini italiani.



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