UE lancia la Direttiva 2025/2360: monitoraggio del suolo per la resilienza climatica

Suolo, al via il monitoraggio europeo

Il nuovo quadro normativo europeo, la Direttiva 2025/2360 sul monitoraggio e la resilienza del suolo, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 26 novembre 2025. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire suoli sani entro il 2050, prevenendo e contrastando il degrado del suolo e promuovendo la resilienza contro i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e le catastrofi naturali, con un impatto positivo sulla sicurezza alimentare.

UE lancia la Direttiva 2025/2360: monitoraggio del suolo per la resilienza climatica

Fonti

Fonte: ANCE – Suolo, al via il monitoraggio europeo

Approfondimento

La Direttiva stabilisce un sistema di monitoraggio della salute del suolo in tutti gli Stati membri, definendo i Distretti del suolo e le Unità di suolo responsabili della gestione. Il monitoraggio copre due dimensioni principali:

  • Salute del suolo, valutata attraverso indicatori di fertilità, biodiversità e funzionalità ecologica.
  • Stato di impermeabilizzazione e rimozione del suolo, con definizioni precise di “impermeabilizzazione” e “rimozione” (art. 3, n. 18 e n. 20).

La direttiva introduce inoltre principi di resilienza, che richiedono agli Stati di mitigare il consumo di suolo, ridurre l’impermeabilizzazione, favorire la deimpermeabilizzazione e compensare la perdita di servizi ecosistemici. Infine, il quadro prevede un approccio graduale e basato sul rischio alla gestione dei siti contaminati, con scadenza entro il 17 dicembre 2029.

Dati principali

Elemento Descrizione Scadenza / Obiettivo
Distretti del suolo Suddivisione territoriale per monitoraggio Implementazione entro 2026
Salute del suolo Indicatori di fertilità, biodiversità, funzionalità Valutazione continua
Impermeabilizzazione / Rimozione Copertura impermeabile e rimozione di suolo Monitoraggio continuo
Principi di resilienza Riduzione consumo suolo, compensazione servizi Applicazione entro 2027
Gestione siti contaminati Identificazione, analisi, valutazione rischio Completamento entro 2029

Possibili Conseguenze

  • Maggiore sostenibilità agricola grazie a suoli più produttivi e resilienti.
  • Riduzione degli impatti climatici, in quanto suoli sani immagazzinano più carbonio.
  • Protezione della biodiversità del suolo e delle specie associate.
  • Maggiore sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza da input esterni.
  • Potenziali costi di adeguamento per gli Stati membri, ma con benefici a lungo termine.

Opinione

La Direttiva rappresenta un passo significativo verso la tutela del suolo a livello europeo, ma la sua efficacia dipenderà dall’implementazione concreta da parte degli Stati membri e dalla disponibilità di risorse per il monitoraggio e la gestione.

Analisi Critica (dei Fatti)

La normativa è ben articolata, con definizioni chiare di impermeabilizzazione e rimozione del suolo. Tuttavia, la direttiva lascia spazio all’autonomia degli Stati nella pianificazione territoriale, il che potrebbe generare disparità nell’applicazione dei principi di resilienza. La scadenza per la gestione dei siti contaminati (2029) è ambiziosa, ma la direttiva non specifica dettagli operativi su come raggiungere tale obiettivo.

Relazioni (con altri fatti)

  • Coerenza con la Strategia europea per la biodiversità 2030, che mira a proteggere gli ecosistemi terrestri.
  • Allineamento con il Piano d’azione per il clima e l’energia, che include la mitigazione del cambiamento climatico tramite la gestione del suolo.
  • Supporto alla Strategia di sviluppo sostenibile delle comunità rurali, promuovendo pratiche agricole resilienti.

Contesto (oggettivo)

Il suolo è un bene comune di importanza strategica per l’Unione Europea. Le direttive precedenti, come la Direttiva 2006/21/CE sul suolo, hanno già stabilito principi di protezione e gestione. La nuova direttiva 2025/2360 amplia l’ambito, introducendo un sistema di monitoraggio integrato e principi di resilienza, in risposta alle crescenti pressioni climatiche e di sviluppo urbano.

Domande Frequenti

Qual è l’obiettivo principale della Direttiva 2025/2360?
Garantire suoli sani entro il 2050, prevenendo il degrado e promuovendo la resilienza contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.
Che cosa si intende per “impermeabilizzazione del suolo”?
La copertura del suolo con materiale completamente o parzialmente impermeabile, come pavimentazioni o coperture artificiali.
Quando gli Stati membri devono completare la gestione dei siti contaminati?
Entro il 17 dicembre 2029, secondo le disposizioni della direttiva.
Quali sono i principi di resilienza previsti dalla direttiva?
Riduzione del consumo di suolo, compensazione della perdita di servizi ecosistemici, promozione della deimpermeabilizzazione e della ricostituzione delle zone rimosse.
Come influisce la direttiva sulla sicurezza alimentare?
Garantendo suoli più produttivi e resilienti, la direttiva contribuisce a ridurre la dipendenza da input esterni e a stabilizzare la produzione agricola.

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