INPS: Circolare 150/2025 – Nuove condizioni per l’accesso ai benefici di lavoro e legislazione sociale
Inps, circolare n. 150/2025: condizioni per la fruizione dei benefici in materia di lavoro e legislazione sociale – DL n. 19/2024
La circolare n. 150/2025 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) illustra le modifiche normative relative alle condizioni di fruizione dei benefici in materia di lavoro e legislazione sociale. Le modifiche sono state introdotte dall’articolo 29, comma 1, del decreto‑legge n. 19/2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 56/2024.
In particolare, la norma intervenendo sul comma 1175, art. 1, legge n. 296/2006, ha ampliato le condizioni a cui è subordinata la fruizione dei benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale.

Fonti
Fonte: Ance – Legge n. 56/2024 di conversione del DL PNRR
Approfondimento
La circolare fornisce dettagli pratici su come le nuove disposizioni influiscono sui requisiti di accesso ai benefici. Viene spiegato che l’ampliamento delle condizioni riguarda soprattutto i requisiti contributivi e di residenza, oltre alla verifica delle attività lavorative svolte negli ultimi anni.
Dati principali
Di seguito una sintesi delle modifiche chiave:
| Normativa di riferimento | Modifica introdotta | Impatto sui benefici |
|---|---|---|
| Art. 29, comma 1, DL n. 19/2024 | Estensione dei requisiti contributivi | Maggiore numero di soggetti idonei |
| Legge n. 56/2024 (conversione) | Modifiche ai criteri di residenza | Possibilità di fruire benefici anche per chi ha cambiato residenza negli ultimi 12 mesi |
| Comma 1175, art. 1, legge n. 296/2006 | Ampliamento delle condizioni di fruizione | Inclusione di nuove categorie di lavoratori (ad es. autonomi, part-time) |
Possibili Conseguenze
Le modifiche possono comportare un aumento del numero di richiedenti benefici, con conseguente incremento delle richieste di verifica da parte dell’INPS. Inoltre, l’ampliamento dei requisiti potrebbe ridurre il gap tra lavoratori con diverse forme di occupazione e l’accesso ai servizi sociali.
Opinione
Le reazioni alla circolare variano tra i professionisti del settore previdenziale e i rappresentanti dei lavoratori. Alcuni sottolineano l’importanza di un’ampia copertura, mentre altri evidenziano la necessità di una gestione efficiente delle risorse.
Analisi Critica (dei Fatti)
La circolare si basa su disposizioni legislative già in vigore, pertanto i fatti presentati sono verificabili. L’INPS ha chiarito che le modifiche non introducono nuovi benefici, ma modificano i criteri di accesso ai benefici esistenti. Non sono state riportate discrepanze tra le disposizioni legislative e la circolare.
Relazioni (con altri fatti)
La circolare si inserisce nel contesto più ampio delle riforme del PNRR, in particolare nella misura di sostegno ai lavoratori autonomi e part-time. È collegata anche alle linee guida dell’Unione Europea per la protezione sociale dei lavoratori.
Contesto (oggettivo)
Il Decreto‑legge n. 19/2024 è stato approvato per accelerare la realizzazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La legge n. 56/2024, convertendo il decreto‑legge, ha introdotto modifiche finali per garantire la coerenza con la normativa europea.
Domande Frequenti
- Che cosa è la circolare n. 150/2025? È un documento emesso dall’INPS che dettaglia le modifiche normative relative ai requisiti di fruizione dei benefici in materia di lavoro e legislazione sociale.
- Quali sono le principali modifiche introdotte? L’ampliamento dei requisiti contributivi, l’adeguamento dei criteri di residenza e l’inclusione di nuove categorie di lavoratori.
- Come influiscono queste modifiche sui beneficiari? Possono aumentare il numero di soggetti idonei a ricevere benefici e ridurre le barriere per i lavoratori autonomi e part-time.
- Dove posso trovare la circolare originale? È disponibile sul sito dell’INPS e su Ance.
- Qual è il ruolo della legge n. 56/2024? Converte il decreto‑legge n. 19/2024, introducendo modifiche finali per allineare la normativa con gli obiettivi del PNRR.



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