Esonero contributivo INPS 2025: come le aziende con certificazione di parità di genere possono risparmiare fino a 50.000 €
Inps, msg. n. 3804/2025: domanda di esonero contributivo per i datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere
Con il messaggio n. 3804/2025, l’Inps fornisce aggiornamenti in merito all’esonero contributivo per i datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere.
In via preliminare, l’Istituto ricorda che l’articolo 5 della legge n. 162/2021 prevede un esonero dal versamento dell’1% dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 50.000 euro annui per beneficiario, a favore dei datori di lavoro privati che siano in possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del d.lgs. n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna).

Ai sensi del decreto del Ministro per le Pari opportunità e la famiglia del 29 aprile 2022, l’esonero è applicabile solo ai datori di lavoro che abbiano ottenuto la certificazione entro i termini previsti dalla normativa.
Fonti
Fonte: Ance.it
Approfondimento
L’esonero contributivo previsto dalla legge 162/2021 è stato introdotto per incentivare le aziende a promuovere la parità di genere. La certificazione di parità di genere, rilasciata dall’Inps, attesta che l’azienda ha adottato politiche e pratiche volte a garantire pari opportunità tra uomini e donne.
Dati principali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Messaggio Inps | n. 3804/2025 |
| Articolo di riferimento | Art. 5, legge 162/2021 |
| Limite esonero | 1% dei contributi, massimo 50.000 € annui per beneficiario |
| Certificazione richiesta | Parità di genere (art. 46-bis, d.lgs. 198/2006) |
| Decreto ministeriale | 29 aprile 2022, Ministero per le Pari opportunità e la famiglia |
Possibili Conseguenze
Per le aziende che ottengono la certificazione, l’esonero può ridurre significativamente i costi contributivi. Ciò può favorire la competitività e incentivare l’adozione di politiche di inclusione. Al contrario, le aziende non certificati non beneficiano di tale esonero e mantengono l’intero onere contributivo.
Opinione
Il testo originale non contiene opinioni personali. Si limita a riportare le disposizioni normative e le condizioni per l’esonero.
Analisi Critica (dei Fatti)
Le disposizioni di legge sono chiare: l’esonero è condizionato alla certificazione di parità di genere e al rispetto dei limiti contributivi. L’Inps ha aggiornato le modalità di verifica e di erogazione dell’esonero, confermando la continuità del beneficio per le aziende certificate.
Relazioni (con altri fatti)
Il beneficio si inserisce nel più ampio quadro delle politiche di parità di genere in Italia, che comprende anche il Codice delle pari opportunità (d.lgs. 198/2006) e le iniziative ministeriali per la promozione dell’uguaglianza di genere sul posto di lavoro.
Contesto (oggettivo)
La legge 162/2021 è stata approvata per promuovere la parità di genere e la diversità nelle imprese. L’esonero contributivo è uno strumento di incentivazione economica. Il decreto ministeriale del 29 aprile 2022 ha definito le modalità operative per l’applicazione del beneficio.
Domande Frequenti
1. Qual è l’importo massimo dell’esonero contributivo? L’esonero è limitato a 1% dei contributi previdenziali, con un tetto massimo di 50.000 euro annui per beneficiario.
2. Chi può beneficiare dell’esonero? I datori di lavoro privati che possiedono la certificazione della parità di genere, rilasciata dall’Inps, possono usufruire dell’esonero.
3. Qual è la normativa di riferimento per la certificazione? La certificazione si basa sull’articolo 46-bis del d.lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna).
4. Quando è stato introdotto l’esonero? L’esonero è stato previsto dall’articolo 5 della legge 162/2021 e aggiornato dal messaggio n. 3804/2025 dell’Inps.
5. Dove posso verificare se la mia azienda è certificata? È possibile consultare il sito dell’Inps o contattare l’ufficio competente per verificare lo stato della certificazione.



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