Ance: Livelli Essenziali delle Prestazioni – la chiave per evitare disuguaglianze territoriali
Fonti
Approfondimento
Il documento analizza l’importanza dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) nell’ambito dell’autonomia differenziata. Secondo l’Ance, i Lep non sono ostacoli ma prerequisiti per garantire coerenza normativa e prevenire disuguaglianze territoriali. La vicepresidente Paola Malaballa ha presentato le considerazioni all’Assemblea della Commissione Affari costituzionali del Senato, durante l’esame del Disegno di legge delega n. 1623/S.

Dati principali
- Il settore edile opera su scala nazionale, attraversando confini regionali.
- La normativa urbanistica nazionale risale al 1942; gli standard urbanistici sono fermi al 1968.
- Numerose leggi regionali sono state dichiarate incostituzionali negli ultimi anni.
- La Direttiva europea sul monitoraggio del suolo introduce un approccio graduale basato sul rischio, da recepire entro il 2028.
Possibili Conseguenze
Se i Lep non risultano chiari, misurabili e uniformi, si rischia:
- Fragmentazione normativa tra le Regioni.
- Aumento del contenzioso tra Stato e Regioni.
- Disuguaglianze territoriali e perdita di competitività per le imprese.
Opinione
L’Ance sostiene che i Lep debbano garantire uniformità normativa senza precludere la possibilità per le Regioni di valorizzare le proprie specificità. L’associazione invita a riformare i requisiti esistenti prima di elevarli a Lep, in particolare per le aree non direttamente misurabili.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il documento evidenzia che la normativa attuale è spesso obsoleta e frammentata, soprattutto nel settore urbanistico e edilizio. La proposta di Ance di concentrarsi su garanzie procedimentali (tempi, responsabile, accesso alla documentazione) è coerente con le esigenze di chiarezza e prevedibilità. Tuttavia, la mancanza di standard urbanistici aggiornati potrebbe limitare l’efficacia dei Lep.
Relazioni (con altri fatti)
Il tema dei Lep si collega alle recenti decisioni costituzionali che hanno dichiarato incostituzionali varie leggi regionali. Inoltre, la nuova Direttiva europea sul monitoraggio del suolo impone requisiti che dovranno essere integrati nei Lep relativi alle bonifiche.
Contesto (oggettivo)
L’autonomia differenziata è un principio costituzionale che consente alle Regioni di gestire competenze specifiche. I Lep sono strumenti normativi che stabiliscono standard minimi di prestazione per garantire coerenza e prevenire disuguaglianze. L’attuale dibattito riguarda la definizione di Lep chiari, misurabili e uniformi in settori chiave come l’edilizia, l’urbanistica e l’ambiente.
Domande Frequenti
- Che cosa sono i Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep)?
- I Lep sono standard minimi di prestazione che le Regioni devono rispettare per garantire uniformità normativa e prevenire disuguaglianze territoriali.
- Perché l’Ance ritiene importante l’uniformità dei Lep?
- L’uniformità evita ambiguità normative, riduce il contenzioso tra Stato e Regioni e preserva la competitività delle imprese che operano su scala nazionale.
- Quali settori sono particolarmente interessati dalla definizione dei Lep?
- Il settore delle costruzioni (urbanistica e edilizia) e l’ambiente (bonifiche, gestione dei rifiuti, economia circolare) sono i principali focus.
- Come influisce la Direttiva europea sul monitoraggio del suolo sui Lep?
- La Direttiva introduce un approccio graduale basato sul rischio, che richiede che i Lep relativi alle bonifiche tengano conto delle caratteristiche specifiche dei siti.
- Qual è il rischio se i Lep non sono chiari e misurabili?
- Si rischia una fragmentazione normativa, un aumento del contenzioso e la creazione di nuove disuguaglianze territoriali.
Per informazioni rivolgersi a:
Tel. 06 84567 417 / 464
E-Mail: relazioniistituzionali@ance.it



Commento all'articolo