Cartier a Ginza: nuova facciata in alluminio che evoca il drappeggio di un abito da sposa

Cartier a Ginza: nuova facciata in alluminio che evoca il drappeggio di un abito da sposa

Cartier a Ginza: una nuova facciata in alluminio

La boutique Cartier di Tokyo, situata nel quartiere Ginza, ha subito una trasformazione architettonica. Il progetto, realizzato dallo studio Klein Dytham Architecture, ha rielaborato la facciata con forme alluminio fluide che richiamano il movimento di un abito da sposa.

Design e materiali

Nel contesto di Ginza, dominato da linee verticali rigide e torri compatte, lo studio ha introdotto un ritmo visivo più tranquillo. Mark Dytham, cofondatore, ha dichiarato che l’obiettivo era “portare un calmo, scultoreo” alla viabilità, privilegiando forme fluide rispetto all’ordine geometrico circostante. Le curve stratificate hanno creato profondità e un senso di anticipazione, evitando di competere con le strutture vicine.

Cartier a Ginza: nuova facciata in alluminio che evoca il drappeggio di un abito da sposa

Profili in alluminio su misura

Le linee fluide sono state realizzate con pannelli in alluminio stampato, sviluppati da Dytham e Astrid Klein. Le superfici scolpite, ispirate al drappeggio del tessuto, conferiscono al negozio un aspetto più morbido. Con il passaggio del giorno, i contorni assorbono la luce solare, modificando l’aspetto complessivo per i passanti.

Struttura a tre strati

La facciata si sviluppa dietro un telaio rettangolare che incornicia le louvre verticali esistenti. La composizione è composta da: pannelli in alluminio stampato, pannelli alluminio piatti e una “skin” interna in vetro. L’uso dell’alluminio ha anche ammorbidito le linee di compartimentazione antincendio tra gli spazi, rendendo la facciata più continua.

Finitura e colore

Cartier ha scelto la finitura Moon Gold, un tono d’oro pallido per gli elementi in alluminio. Il colore, in grado di reagire alla luce naturale, appare più freddo e argenteo al mattino, riscaldandosi verso sera.

Dettaglio del vetro

Per la componente in vetro, lo studio ha introdotto un motivo geometrico ispirato al tradizionale Seigaiha, formato da cerchi concentrici sovrapposti. Il motivo, associato a onde e buona fortuna, conferisce al interno un tocco di texture giapponese, proiettando il disegno quando la luce filtra.

Collaborazioni precedenti

Il progetto a Ginza rappresenta la seconda collaborazione di Klein Dytham con Cartier, dopo una vetrina in legno realizzata a Osaka, nel distretto Shinsaibashi. Altri progetti recenti a Ginza, menzionati da Dezeen, includono la boutique Tiffany di Jun Aoki avvolta in vetro curvo e il lounge I IN in edo‑porpora per un grande magazzino locale.

Fonti

Articolo originale: Dezeen – Klein Dytham delivers a new face to Cartier’s Ginza store with aluminium artistry

Approfondimento

Il progetto si inserisce in una tendenza architettonica che privilegia materiali leggeri e forme organiche per contrastare l’aspetto massiccio delle infrastrutture urbane. L’alluminio, grazie alla sua leggerezza e versatilità, è stato scelto per permettere la realizzazione di curve complesse senza compromettere la resistenza strutturale.

Dati principali

Elemento Materiale Funzione
Facciata esterna Alluminio stampato Creare forme fluide e morbide
Strati interni Alluminio piatto + vetro Separare gli spazi e filtrare la luce
Finitura Moon Gold Reagire alla luce naturale
Motivo vetro Seigaiha Inserire texture giapponese

Possibili Conseguenze

La nuova facciata può influenzare positivamente l’immagine di Cartier, rafforzando la percezione di innovazione e raffinatezza. Dal punto di vista urbano, l’uso di forme più morbide può contribuire a ridurre la percezione di rigidità del quartiere, favorendo un ambiente più accogliente per i visitatori.

Opinione

Il progetto dimostra come l’architettura commerciale possa evolvere verso soluzioni più leggere e dinamiche, mantenendo al contempo l’identità del marchio.

Analisi Critica (dei Fatti)

Le informazioni fornite dallo studio e dal marchio sono coerenti: l’alluminio è stato scelto per la sua capacità di modellare curve complesse, la finitura Moon Gold è stata specificata per la sua reattività alla luce, e il motivo Seigaiha è stato inserito per evocare elementi culturali giapponesi. Non emergono incongruenze o affermazioni non verificate.

Relazioni (con altri fatti)

Il progetto si collega a iniziative simili in Ginza, come la boutique Tiffany di Jun Aoki e il lounge I IN, che utilizzano materiali innovativi e design curvo per distinguersi in un contesto altamente competitivo.

Contesto (oggettivo)

Ginza è un quartiere di Tokyo noto per le sue boutique di lusso, le torri di grattacieli e le linee architettoniche verticali. La presenza di Cartier, con una facciata in alluminio fluido, rappresenta un contrasto visivo rispetto alla rigida architettura circostante.

Domande Frequenti

1. Qual è il materiale principale utilizzato nella facciata di Cartier a Ginza?
Alluminio stampato, con strati di alluminio piatto e vetro.

2. Che tipo di finitura è stata scelta per l’alluminio?
Moon Gold, un tono d’oro pallido che reagisce alla luce naturale.

3. Qual è il motivo geometrico impiegato nel vetro interno?
Il motivo Seigaiha, composto da cerchi concentrici sovrapposti, ispirato alla tradizione giapponese.

4. Come influisce la luce solare sull’aspetto della facciata?
Le curve in alluminio assorbono la luce solare, modificando l’aspetto visivo durante il giorno.

5. Qual è la relazione tra questo progetto e le altre opere di Klein Dytham a Ginza?
È la seconda collaborazione con Cartier, dopo una vetrina in legno a Osaka; si inserisce in una serie di progetti che utilizzano materiali innovativi e design curvo nel quartiere.

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