Glencore prevede 1.000 licenziamenti: Rio Tinto e BHP riducono le forze lavoro per contenere i costi
Glencore prevede 1.000 riduzioni di posti di lavoro, mentre Rio Tinto e BHP riducono le proprie forze lavoro a fronte di pressioni sui costi
Glencore ha annunciato un piano di riduzione di circa 1.000 posti di lavoro per cercare di controllare i costi e riorganizzare l’azienda. La decisione arriva in un momento in cui le principali società minerarie, tra cui Glencore, affrontano aumenti delle spese e l’operatività di miniere in età avanzata che diventa più onerosa.

Durante una giornata dedicata ai mercati dei capitali a Londra, il CEO Gary Nagle ha presentato un piano che pone il rame al centro del futuro del gruppo. Ha comunicato agli investitori che Glencore intende diventare il principale produttore mondiale di rame entro il 2035, con un obiettivo di produzione annua di circa 1,6 milioni di tonnellate. Attualmente l’azienda occupa la sesta posizione globale in termini di produzione, pur essendo il più grande produttore di carbone quotato in borsa.
Il prezzo record del rame ha reso il metallo ancora più attraente, ma Glencore non è riuscita a sfruttare appieno l’aumento. La produzione è diminuita negli ultimi anni, con un risultato finale 18 % inferiore rispetto all’obiettivo fissato per il 2025. La principale causa di questa performance è stata la debolezza delle operazioni in Repubblica Democratica del Congo. Nagle ha riconosciuto le preoccupazioni e ha comunicato che l’azienda ha rivisto le previsioni per il 2026, con una produzione prevista circa 10 % inferiore a causa di ritardi al progetto Collahuasi in Cile.
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Per riprendere slancio, Glencore intende riavviare la miniera di rame e oro Alumbrera in Argentina, che è rimasta inattiva per lungo tempo. L’azienda ha indicato la possibilità di investire fino a 23 miliardi di dollari per rivitalizzare Alumbrera e ampliare altri asset, descrivendo la maggior parte dei lavori come progetti brownfield, che tendono ad essere più rapidi e meno costosi da sviluppare. Glencore è anche aperta a coinvolgere partner in alcune di queste iniziative per diluire il rischio finanziario e operativo.
Alumbrera è prevista per il riavvio nel quarto trimestre del 2026, con produzione prevista nella prima metà del 2028. Una volta pienamente operativa, l’azienda prevede di produrre circa 75.000 tonnellate di rame, 317.000 once d’oro e circa 1.000 tonnellate di molibdeno in un periodo di quattro anni.
Nel frattempo, l’azienda ha ristrutturato la propria organizzazione: le attività di nichel e zinco sono state unite, e una serie di chiusure di smelter negli ultimi dodici mesi sarà seguita da due ulteriori chiusure in Sudafrica all’inizio del 2026.
Altri minerali stanno adottando misure di austerità. Rio Tinto, guidata dal nuovo CEO Simon Trott, sta preparando un piano di ulteriori riduzioni dei costi da presentare durante la propria giornata dedicata ai mercati dei capitali. BHP, invece, ha già tagliato circa 750 posti di lavoro nella sua attività di carbone in Queensland quest’anno.
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Fonti
Fonte: Alcircle.com
Approfondimento
Glencore ha delineato un percorso strategico per rafforzare la propria posizione nel mercato del rame, un metallo chiave per le infrastrutture e le tecnologie verdi. Il piano di riduzione dei posti di lavoro è parte di una più ampia iniziativa di ristrutturazione che mira a migliorare l’efficienza operativa e a ridurre l’esposizione a miniere con margini di profitto ridotti.
Dati principali
• Riduzione prevista: 1.000 posti di lavoro
• Obiettivo di produzione rame 2035: 1,6 milioni di tonnellate
• Posizione globale attuale: 6°
• Investimento previsto per Alumbrera: fino a 23 miliardi di USD
• Produzione stimata Alumbrera (4 anni): 75.000 t rame, 317.000 oz oro, 1.000 t molibdeno
| Anno | Produzione Rame (t) | Obiettivo 2025 |
|---|---|---|
| 2023 | — | — |
| 2024 | — | — |
| 2025 | — | — |
Possibili Conseguenze
La riduzione dei posti di lavoro potrebbe ridurre i costi operativi a breve termine, ma potrebbe anche incidere sulla capacità produttiva e sulla motivazione del personale. Il riavvio di Alumbrera potrebbe aumentare la produzione di rame e oro, contribuendo a raggiungere l’obiettivo di 2035, ma comporta rischi legati ai costi di investimento e alla gestione di progetti brownfield.
Opinione
Il piano di Glencore riflette una strategia di riallocazione delle risorse verso segmenti più redditizi, in linea con le tendenze del settore minerario. Tuttavia, la riuscita dipenderà dalla capacità di gestire efficacemente i progetti di riavvio e di mitigare i rischi associati alle miniere in età avanzata.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il dato di 1.000 riduzioni di posti di lavoro è coerente con le pressioni di costo che le grandi minerarie stanno affrontando. La decisione di concentrarsi sul rame è supportata dall’aumento dei prezzi del metallo, ma la mancata realizzazione degli obiettivi di produzione indica sfide operative, soprattutto nelle miniere in Repubblica Democratica del Congo e Collahuasi. La revisione delle previsioni per il 2026 è una risposta prudente alle difficoltà operative.
Relazioni (con altri fatti)
La strategia di Glencore si inserisce in un contesto più ampio di riduzione dei costi e ristrutturazione che coinvolge altre grandi minerarie, come Rio Tinto e BHP, che stanno anch’esse adottando misure di austerità. L’attenzione al rame è in linea con la crescente domanda di metalli per le tecnologie verdi e le infrastrutture.
Contesto (oggettivo)
Il settore minerario globale è caratterizzato da costi di estrazione in aumento, minori margini di profitto e una crescente pressione per ridurre l’impatto ambientale. Le grandi aziende stanno cercando di ottimizzare le operazioni, ridurre i costi e investire in progetti con potenziale di crescita a lungo termine.
Domande Frequenti
1. Qual è l’obiettivo di produzione di rame di Glencore per il 2035?
Glencore mira a produrre circa 1,6 milioni di tonnellate di rame all’anno entro il 2035.
2. Quanti posti di lavoro prevede di ridurre Glencore?
La società prevede di ridurre circa 1.000 posti di lavoro.
3. Qual è l’investimento previsto per il riavvio di Alumbrera?
Glencore ha indicato la possibilità di investire fino a 23 miliardi di dollari per riavviare la miniera Alumbrera.
4. Quali sono le principali sfide operative menzionate da Glencore?
Le difficoltà operative includono la debole performance in Repubblica Democratica del Congo e i ritardi al progetto Collahuasi in Cile.
5. Come si inserisce la strategia di Glencore nel contesto più ampio del settore minerario?
La strategia riflette una tendenza più ampia di riduzione dei costi e ristrutturazione adottata da altre grandi minerarie, con un focus sul rafforzamento delle attività più redditizie e sull’ottimizzazione delle operazioni.



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