Alluminio britannico in crisi: produzione in calo, importazioni in crescita e costi energetici che minacciano la competitività
Fonti
Fonte: Alcircle.com
Approfondimento
L’industria britannica dell’alluminio si trova di fronte a due possibili strategie per garantire la propria sopravvivenza: continuare a dipendere dall’importazione di prodotti semi‑fabbricati (lattuga, laminati, estrusi o forgiati) con un controllo limitato sull’impatto di carbonio, oppure sviluppare una filiera nazionale basata sul riciclo, in linea con i principi di economia circolare e gli obiettivi di net zero del paese. Nel corso degli ultimi anni, quasi tutti i fondi di smelting primario del Regno Unito hanno cessato le operazioni a causa dei costi energetici insostenibili; l’unico fondi ancora attivo è quello di Alvanche a Lochaber, con una capacità di circa 50.000 tonnellate all’anno.

Dati principali
| Anno | Consumo totale (t) | Domanda primaria (t) | Domanda secondaria (t) | Produzione (t) | Importazioni (t) |
|---|---|---|---|---|---|
| 2024 | 296.000 | 167.000 | 129.000 | 103.000 | 882.503 |
| 2023 | ≈295.000 | ≈165.000 | ≈130.000 | ≈110.000 | 845.446 |
| 2000 | ≈320.000 | ≈200.000 | ≈120.000 | ≈320.000 | ≈0 |
Il valore di mercato del settore alluminio nel Regno Unito era di 2,03 miliardi di USD nel 2023 e si prevede un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,2 % fino al 2030, raggiungendo 2,65 miliardi di USD.
Possibili Conseguenze
Il continuo aumento delle importazioni può ridurre la dipendenza dalle filiere nazionali, ma aumenta la vulnerabilità a fluttuazioni dei prezzi internazionali e a politiche commerciali come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM). L’alta spesa energetica, superiore del 50 % rispetto ai principali paesi europei, può rendere l’alluminio britannico non competitivo rispetto ai produttori europei, con impatti sul settore manifatturiero e sulla sicurezza nazionale. L’attesa di interventi come il British Industrial Competitiveness Scheme (BICS) fino al 2027 potrebbe non essere sufficiente per mitigare i rischi immediati.
Opinione
Le organizzazioni di settore, come l’Aluminium Federation (ALFED) e Bridgnorth Aluminium, hanno espresso la necessità di un supporto più rapido e mirato. ALFED ha richiesto allineamento dei prezzi dell’elettricità con gli standard europei e l’introduzione di contratti di tipo ARENH o gas caps iberici. Bridgnorth ha sottolineato l’importanza di un trattamento politico equivalente a quello dello steel e di investimenti in competenze tecniche per la forza lavoro.
Analisi Critica (dei Fatti)
La riduzione della produzione nazionale da 320.000 tonnellate nel 2000 a 103.000 tonnellate nel 2024 è coerente con l’aumento dei costi energetici. L’incremento delle importazioni, dal 845.446 tonnellate nel 2023 a 882.503 tonnellate nel 2024, indica una dipendenza crescente dal mercato estero. La decisione del governo di includere l’alluminio nella lista dei minerali critici nel marzo 2025 riconosce la sua importanza strategica, ma non risolve il problema della competitività economica.
Relazioni (con altri fatti)
L’inclusione dell’alluminio nei minerali critici è parallela a quella di litio, cobalto e terre rare, elementi fondamentali per veicoli elettrici, aerospaziale e infrastrutture di comunicazione. Il CBAM, che esclude le emissioni indirette fino al 2029, potrebbe consentire l’ingresso di alluminio con un’impronta di carbonio più elevata, influenzando la competitività delle produzioni nazionali.
Contesto (oggettivo)
Il Regno Unito ha una lunga tradizione nella produzione di alluminio, ma la dipendenza da fonti energetiche costose ha spinto verso la chiusura dei fondi primari. L’energia elettrica britannica è più costosa rispetto ai principali paesi europei, con un impatto diretto sui costi di produzione. Le politiche europee, come il CBAM, mirano a ridurre le emissioni di carbonio, ma la loro implementazione differisce tra paesi, creando un contesto di incertezza per i produttori britannici.
Domande Frequenti
- Qual è la principale causa della riduzione della produzione di alluminio nel Regno Unito? La chiusura dei fondi di smelting primario è stata principalmente dovuta ai costi energetici insostenibili.
- Quanto alluminio viene importato dal Regno Unito nel 2024? Nel 2024 il Regno Unito ha importato 882.503 tonnellate di alluminio.
- Che misura è stata introdotta dal governo per ridurre i costi energetici? Il British Industrial Competitiveness Scheme (BICS) è stato annunciato nel Budget 2025, ma entrerà in vigore solo nel 2027.
- Qual è l’impatto del CBAM sull’alluminio britannico? Il CBAM esclude le emissioni indirette fino al 2029, consentendo l’ingresso di alluminio con un’impronta di carbonio più elevata.
- Quali sono le richieste di Bridgnorth Aluminium? Bridgnorth chiede un supporto più rapido dal BICS, un trattamento politico equivalente a quello dello steel e investimenti in competenze tecniche per la forza lavoro.



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