Cina esporta auto a benzina all’estero mentre i veicoli elettrici dominano il mercato interno
Fonti
Articolo originale: China pushes surplus petrol cars abroad as EV engulfs the domestic market (Alcircle).
Approfondimento
Negli ultimi anni la Cina ha accelerato l’adozione di veicoli elettrici (EV), trasformando radicalmente il mercato interno. I veicoli a benzina, un tempo pilastro delle operazioni dei produttori globali, sono ora relegati a una posizione marginale. Anche i principali marchi cinesi hanno subito una forte riduzione delle vendite di motori a combustione nel proprio paese.

Per contrastare la perdita di quota di mercato, molte case automobilistiche cinesi hanno iniziato a esportare veicoli a benzina verso mercati esteri, tra cui Polonia, Sudafrica e Uruguay. Dal 2020, i veicoli a combustione rappresentano il 76 % delle esportazioni automobilistiche cinesi, con un incremento delle spedizioni da circa 1 milione all’anno a oltre 6,5 milioni nel 2024, secondo la consulenza Automobility.
Dati principali
| Indicatore | Valore |
|---|---|
| Export di veicoli a combustione (2024) | ≈ 4,3 milioni di unità |
| Quota di mercato globale delle esportazioni cinesi (2024) | ≈ 30 % entro 2030 (previsione AlixPartners) |
| Export di Chery (2024) | 2,6 milioni di veicoli, 80 % a benzina |
| Export di SAIC (2024) | ≈ 1 milione di veicoli |
| Export di Dongfeng (2023) | ≈ 250 000 veicoli (quattro volte 5 anni prima) |
| Export di Tesla (2024) | solo veicoli a batteria |
| Export di BYD (2024) | solo veicoli a batteria |
| Tariffa su veicoli cinesi in Messico (2024) | 50 % (precedentemente 20 %) |
| Quota di mercato di veicoli cinesi in Russia (2024) | 64 % (da 21 % nel 2022) |
| Quota di mercato di veicoli cinesi in Sudafrica (2024 H1) | ≈ 16 % |
Possibili Conseguenze
Il rialzo delle esportazioni di veicoli a benzina cinesi può intensificare la concorrenza nei mercati emergenti, dove l’infrastruttura di ricarica è limitata. Le tariffe elevate in alcuni paesi (Messico, Russia) potrebbero ridurre la quota di mercato cinese, ma la domanda di veicoli a combustione rimane forte in regioni dove le reti elettriche sono in fase di sviluppo. L’uso di veicoli a benzina come leva di ingresso può favorire la costruzione di brand recognition, ma potrebbe anche rallentare la transizione globale verso la mobilità elettrica.
Opinione
Secondo i dirigenti di Chery, Dongfeng e FAW, la competitività del mercato interno cinese rende indispensabile l’espansione all’estero per mantenere la redditività. Alcuni dirigenti hanno descritto la situazione come “dog‑eat‑dog”, evidenziando la fragilità di alcuni concorrenti che potrebbero fallire con un singolo prodotto. Le aziende statali hanno sottolineato la necessità di esportare veicoli a benzina perché più facili da vendere in molte regioni.
Analisi Critica (dei Fatti)
La rapida crescita delle esportazioni di veicoli a benzina è strettamente legata alla politica industriale cinese, che ha favorito la costruzione di nuove linee di produzione di EV, lasciando in standby le linee di veicoli a combustione. L’analisi di Automobility indica che fino a 20 milioni di veicoli a benzina possono essere prodotti annualmente, ma la domanda interna è insufficiente. La decisione di esportare questi veicoli è quindi una risposta pragmatica all’overcapacity. Tuttavia, la dipendenza da mercati con infrastrutture di ricarica limitata potrebbe limitare la sostenibilità a lungo termine di questa strategia.
Relazioni (con altri fatti)
Il fenomeno delle esportazioni di veicoli a benzina cinesi si inserisce in un contesto più ampio di transizione energetica globale. Mentre la Cina punta a dominare il mercato globale di EV, i suoi produttori stanno utilizzando veicoli a combustione per consolidare la presenza internazionale. Questo approccio è simile a quello di altri paesi che, in fase di transizione, mantengono una produzione di veicoli a benzina per soddisfare la domanda locale e internazionale.
Contesto (oggettivo)
La Cina ha investito massicciamente in infrastrutture per veicoli elettrici, con capacità di produzione di 20 milioni di EV e 30 milioni di veicoli a benzina all’anno. Le politiche di sostegno hanno favorito la nascita di nuovi marchi EV, ma non hanno incentivato la riqualificazione delle linee di produzione di veicoli a combustione. Di conseguenza, le case automobilistiche cinesi hanno cercato mercati esteri dove la domanda di veicoli a benzina è ancora significativa.
Domande Frequenti
1. Perché la Cina esporta veicoli a benzina nonostante la crescita degli EV?
La produzione di veicoli a benzina è in eccesso a causa delle politiche di sostegno agli EV. Esportare questi veicoli consente di sfruttare la capacità produttiva residua e di mantenere la redditività.
2. Quali mercati sono i principali destinatari delle esportazioni cinesi?
Polonia, Sudafrica, Uruguay, Messico, Russia e vari paesi dell’America Latina e dell’Africa sono tra i principali mercati, soprattutto dove l’infrastruttura di ricarica è limitata.
3. Come influiscono le tariffe su veicoli cinesi in Messico e Russia?
Le tariffe elevate riducono la quota di mercato cinese in questi paesi, ma la domanda di veicoli a benzina rimane forte, quindi le esportazioni continuano.
4. Qual è la prospettiva di crescita delle esportazioni cinesi entro 2030?
Secondo AlixPartners, le esportazioni potrebbero raggiungere 4 milioni di unità all’anno, con una quota di mercato globale del 30 % entro 2030.



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