Codice Edilizia 2025: la riforma che sostituirà il TUE e semplificherà i permessi di costruire
Codice Edilizia e Costruzioni: le relazioni che spiegano la riforma del TUE
Il Consiglio dei Ministri, con la delibera n. 150 del 4 dicembre 2025, ha approvato un disegno di legge delega che autorizza il Governo a adottare il Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni. Il nuovo codice sostituirà il Testo Unico dell’Edilizia (TUE) e mira a semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi, garantendo al contempo la sicurezza delle costruzioni e la coerenza con le norme urbanistiche e ambientali.
Per facilitare la comprensione del disegno di legge, il governo ha pubblicato una relazione illustrativa e una relazione tecnica, disponibili per il download. Inoltre, è stato pubblicato un comunicato stampa che riassume i punti chiave della riforma.

Fonti
Articolo originale: Codice Edilizia e Costruzioni: le relazioni che spiegano la riforma del TUE (EdilTecnico.it).
Approfondimento
Il Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni introduce una revisione organica della normativa edilizia, con particolare attenzione alla sicurezza sismica, all’efficienza energetica e alla tutela del patrimonio culturale. La delega consente al Governo di emanare decreti legislativi che armonizzano le competenze tra Stato e Regioni, rispettando i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP).
Dati principali
• Data di approvazione del disegno di legge delega: 4 dicembre 2025.
• Obiettivo: sostituire il TUE con un nuovo Codice.
• Documenti disponibili: relazione illustrativa (62 KB) e relazione tecnica (62 KB).
• Principali ambiti di intervento: sicurezza delle costruzioni, urbanistica, beni culturali, trasparenza delle procedure di permesso di costruire.
Possibili Conseguenze
• Riduzione dei tempi di approvazione delle pratiche edilizie.
• Maggiore chiarezza normativa per imprese, professionisti e cittadini.
• Potenziale aumento della sicurezza delle costruzioni grazie a requisiti più stringenti.
• Necessità di adeguamento delle pratiche amministrative a livello regionale.
Opinione
Il testo non esprime giudizi di valore ma presenta i fatti relativi alla riforma. La delega è stata adottata con procedura d’urgenza, indicando l’urgenza percepita dal governo di aggiornare la normativa edilizia.
Analisi Critica (dei Fatti)
La delega è un passo concreto verso l’armonizzazione delle norme edilizie, ma la sua efficacia dipenderà dall’attuazione pratica dei decreti legislativi. La comunicazione ufficiale sottolinea la necessità di coordinamento con le disposizioni urbanistiche e di tutela del patrimonio culturale, elementi che richiedono un approccio integrato.
Relazioni (con altri fatti)
Il nuovo Codice si inserisce nel contesto delle riforme edilizie italiane, seguendo il decreto‑legge “Salva Casa” del 29 maggio 2024, che ha già introdotto semplificazioni preliminari. La delega mira a consolidare e ampliare tali semplificazioni, integrando le esigenze di sicurezza sismica e di efficienza energetica.
Contesto (oggettivo)
Il settore edilizio italiano è stato oggetto di numerose riforme negli ultimi anni, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e migliorare la qualità delle costruzioni. Il Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni rappresenta l’ultima fase di questo processo, con l’intento di creare un quadro normativo più coerente e aggiornato.
Domande Frequenti
- Qual è l’obiettivo principale del nuovo Codice dell’Edilizia?
- Semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi, garantendo al contempo la sicurezza delle costruzioni e la coerenza con le norme urbanistiche e ambientali.
- Quando è stato approvato il disegno di legge delega?
- Il Consiglio dei Ministri ha approvato la delega il 4 dicembre 2025.
- Quali documenti sono stati pubblicati per comprendere la riforma?
- Il governo ha pubblicato una relazione illustrativa e una relazione tecnica, entrambe disponibili per il download.
- Quali sono le principali aree di intervento del nuovo Codice?
- La sicurezza delle costruzioni, l’efficienza energetica, la tutela del patrimonio culturale e la trasparenza delle procedure di permesso di costruire.
- Come influisce la delega sul rapporto tra Stato e Regioni?
- La delega consente al Governo di emanare decreti legislativi che armonizzano le competenze tra Stato e Regioni, rispettando i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP).



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