Decreto Lavoro: 60 rate per dilatare i debiti contributivi
Collegato Lavoro – Decreto per dilazione pagamento debiti contributivi fino a massimo 60 rate mensili
In Gazzetta Ufficiale n. 278 del 29 novembre 2025 è stato pubblicato il decreto del 24 ottobre 2025 del Ministero del Lavoro, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che prevede la possibilità di dilatare il pagamento dei debiti contributivi in un massimo di 60 rate mensili.
Il provvedimento è stato adottato in attuazione dell’articolo 23 della legge n. 203/2024, nota come “Collegato Lavoro”. A partire dal 1° gennaio 2025, l’INPS e l’INAIL possono consentire il pagamento rateale dei debiti contributivi.

Fonti
Fonte: Ance – Sedi INPS
Approfondimento
Il decreto si inserisce nell’ambito della riforma del mercato del lavoro introdotta dalla legge n. 203/2024. L’obiettivo è agevolare la gestione dei debiti contributivi, riducendo l’onere immediato per i lavoratori autonomi, le piccole imprese e le organizzazioni sindacali.
Dati principali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Data di pubblicazione | 29 novembre 2025 |
| Data di entrata in vigore | 1 gennaio 2025 |
| Massimo numero di rate | 60 rate mensili |
| Enti coinvolti | INPS e INAIL |
| Legge di riferimento | Legge n. 203/2024 (Collegato Lavoro) |
Possibili Conseguenze
La dilazione dei pagamenti può ridurre la pressione finanziaria immediata su lavoratori e imprese, ma comporta un onere a lungo termine sotto forma di interessi e spese amministrative. Potrebbe anche influenzare la liquidità delle casse previdenziali.
Opinione
Il decreto è stato accolto con opinioni contrastanti. Alcuni ritengono che la misura offra un sollievo necessario, mentre altri sottolineano il rischio di un aumento dell’indebitamento complessivo.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il provvedimento è coerente con la normativa vigente e rispetta i principi di equità e sostenibilità. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla corretta applicazione da parte degli enti previdenziali e dalla vigilanza sul rispetto delle scadenze.
Relazioni (con altri fatti)
Il decreto si collega alla riforma del mercato del lavoro del 2024, alla revisione delle politiche di sostegno all’impiego e alle iniziative volte a semplificare la gestione delle pratiche contributive.
Contesto (oggettivo)
Nel contesto economico italiano, la gestione dei debiti contributivi è un tema centrale per la stabilità delle casse previdenziali e per la competitività delle imprese. La riforma del 2024 ha introdotto diverse misure volte a rendere più flessibile il sistema contributivo.
Domande Frequenti
- Qual è la durata massima delle rate previste dal decreto? Il decreto consente un massimo di 60 rate mensili.
- Chi può beneficiare della dilazione? L’INPS e l’INAIL possono concedere la dilazione ai lavoratori autonomi, alle piccole imprese e alle organizzazioni sindacali.
- Da quando è in vigore la possibilità di dilatare i pagamenti? La misura è entrata in vigore il 1 gennaio 2025.
- Qual è la legge che ha introdotto questa possibilità? La legge n. 203/2024, nota come “Collegato Lavoro”.
- Quali sono i potenziali rischi associati alla dilazione? L’onere a lungo termine può includere interessi e spese amministrative, oltre a un possibile aumento dell’indebitamento complessivo.



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