IMU 2026: Nuove agevolazioni per immobili inagibili, imprese e impianti rinnovabili
IMU 2026: cosa cambia per immobili inagibili, imprese e impianti rinnovabili con il nuovo Prospetto aliquote
Il decreto del Ministero dell’Economia del 6 novembre 2025 introduce modifiche al Prospetto ministeriale del 2023, che definisce le aliquote IMU per il 2026. Le novità consentono ai Comuni di introdurre agevolazioni più ampie e di modulare l’imposta in base a criteri specifici.
Fonti
Fonte: EdilTecnico.it (articolo originale). Decreto del Ministero dell’Economia, 6 novembre 2025.

Approfondimento
Il nuovo Prospetto riduce il numero di casistiche da circa 250.000 a 128, semplificando la gestione delle aliquote. Le categorie principali di immobili rimangono le stesse: abitazione principale di lusso, fabbricati rurali strumentali, immobili del gruppo D, terreni agricoli, aree fabbricabili e altri fabbricati.
Dati principali
| Categoria | Nuove possibilità di agevolazione |
|---|---|
| Immobili inagibili | Riduzione al 50% per calamità naturali + possibilità di riduzione per cause edilizie (crollo, incendio, problemi di staticità, igiene, danni da esplosioni) |
| Imprese e enti | Nuove categorie di soggetti passivi: enti non commerciali, società con e senza personalità giuridica; possibilità di modulare aliquote in base alla natura giuridica del proprietario |
| Impianti FER | Aliquote differenziate su tre fasce di potenza: fino a X kW, oltre X kW, intervalli di potenza (da X a Y kW) |
| Comodato gratuito | Riduzione del 50% per uso a figli e genitori + possibilità di agevolazioni per soggetti non parenti e per enti |
Possibili Conseguenze
Le agevolazioni possono ridurre l’onere fiscale per proprietari di immobili inagibili, per imprese e per chi utilizza comodati gratuiti. Le aliquote differenziate per impianti FER favoriscono l’installazione di sistemi di energia rinnovabile di piccola potenza. I Comuni che non approvano il nuovo prospetto entro i termini previsti continueranno ad applicare le aliquote base del 2025.
Opinione
Il testo non contiene posizioni di valore. Si riportano esclusivamente le disposizioni normative e le possibilità offerte ai Comuni.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il decreto mira a rendere più flessibile la gestione delle aliquote IMU, riducendo la complessità delle casistiche. La riduzione delle combinazioni da 250.000 a 128 facilita l’implementazione da parte degli enti locali. L’estensione delle agevolazioni per immobili inagibili oltre le calamità naturali è coerente con la necessità di tutelare i proprietari in situazioni di danno edilizio. L’introduzione di categorie di soggetti passivi più ampie rispecchia la diversità delle forme giuridiche presenti sul territorio.
Relazioni (con altri fatti)
Il nuovo Prospetto si inserisce nel contesto delle politiche fiscali volte a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità. Le aliquote agevolate per impianti FER si collegano alle iniziative nazionali per l’energia rinnovabile. Le agevolazioni per immobili inagibili si collegano alle norme di sicurezza edilizia e alla gestione delle calamità.
Contesto (oggettivo)
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 12 novembre 2025. Il Prospetto ministeriale è disponibile per il download sul sito del Dipartimento delle Finanze. I Comuni devono presentare il prospetto delle aliquote IMU per il 2026 entro il 14 ottobre 2026 e pubblicarlo sul proprio sito entro il 28 ottobre 2026.
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Domande Frequenti
- Quali immobili possono beneficiare della riduzione al 50%? Immobili inagibili a seguito di calamità naturali (terremoti, alluvioni) e per cause edilizie come crollo strutturale, incendio, problemi di staticità o igiene.
- Chi può usufruire delle agevolazioni per comodato gratuito? Proprietari che concedono l’uso gratuito a figli, genitori o a soggetti non parenti, inclusi enti e società.
- Come si differenziano le aliquote per impianti FER? In base alla potenza: fino a una soglia, oltre la soglia o in intervalli di potenza (da X a Y kW).
- Quando devono essere approvati i nuovi prospetti? Entro il 14 ottobre 2026, con pubblicazione sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 28 ottobre 2026.
- Quali categorie di soggetti passivi possono influire sulle aliquote? Enti non commerciali, società con e senza personalità giuridica, oltre a ONLUS, enti del terzo settore, invalidità civile e disabilità riconosciuta.



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