Il Brasile, leader mondiale nel riciclo dell’alluminio: il modello di Otavio Augusto Rezende Carvalheira

Introduzione

Otavio Augusto Rezende Carvalheira è un esperto del settore metalmeccanico con oltre trentacinque anni di esperienza nelle operazioni globali di alluminio. Ex presidente di Alcoa Brazil e attuale Senior Advisor per AL Circle e Boston Consulting Group (BCG), possiede una profonda conoscenza dei sistemi di riciclo, delle strategie industriali e delle catene di valore circolari nei principali mercati.

Intervista – Modello di riciclo dell’alluminio in Brasile

Nel suo intervento per l’e‑Magazine “Sustainability & Recycling: Aluminium’s Dual Commitment”, Otavio ha illustrato i punti chiave che rendono il Brasile un leader mondiale nel riciclo delle lattine di alluminio. Ha evidenziato il ruolo cruciale dei raccoglitori di rifiuti, gli investimenti industriali, la logistica inversa, le politiche di conservazione dello scarto e la previsione di un aumento della domanda di scarti entro il 2030. Ha inoltre analizzato l’impatto di meccanismi globali come il CBAM sulla competitività del riciclo e sulla produzione di alluminio secondario.

Fonti

Fonte: AL Circle e‑Magazine – “Sustainability & Recycling: Aluminium’s Dual Commitment”
Sito: AL Circle
Articolo originale: https://www.alcircle.com/emagazine/sustainability-recycling-aluminium-s-dual-commitment-1056

Approfondimento

Il successo brasiliano si basa su un ecosistema che integra efficacemente industria, società e normativa. I tassi di recupero delle lattine (UBC) superano il 95% da oltre un decennio, posizionando il paese in prima fila per la circolarità dell’alluminio. Tre elementi principali alimentano questo risultato:

  • Struttura di mercato e investimenti industriali: le aziende del settore hanno costruito una rete logistica capillare di raccolta e centri di trattamento, investendo costantemente in capacità produttiva e tecnologie avanzate.
  • Catalizzatore sociale: i catatori di rifiuti, organizzati in cooperative e associazioni, garantiscono la raccolta massiccia del materiale grazie al valore intrinseco dell’alluminio.
  • Quadro normativo: la legislazione ambientale brasiliana ha introdotto la responsabilità condivisa, la logistica inversa, il riconoscimento delle reti di raccoglitori e incentivi fiscali per il riciclo.

Dati principali

Indicatore Valore Anno
Tasso di recupero UBC >95% Decennio recente
Volume scarti recuperati (inclusi importati) 1,07 mila tonnellate 2024
Crescita annuale rispetto al 2023 6 % 2024
Previsione volume scarti 2030 1,3–1,4 mila tonnellate 2030

Possibili Conseguenze

Un incremento della domanda di scarti di alluminio comporterà un’espansione delle capacità di riciclo e di laminazione. Se l’industria non potrà aumentare la capacità di trattamento, il Brasile rischierà di non soddisfare la domanda interna e di perdere competitività sul mercato globale. Al contrario, investimenti mirati potrebbero consolidare la posizione del paese come fornitore dominante di alluminio a basso impatto di carbonio.

Opinione

Il modello brasiliano dimostra che una combinazione di investimenti industriali, coinvolgimento sociale e normativa favorevole può generare risultati eccellenti in termini di circolarità. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine dipende dalla capacità di espandere la produzione interna di alluminio riciclato.

Analisi Critica (dei Fatti)

Le cifre riportate (tasso di recupero, volume scarti, crescita percentuale) sono coerenti con i dati dell’Associazione Brasiliana dell’Alluminio (ABAL). La previsione di 1,3–1,4 mila tonnellate entro il 2030 si basa su una crescita media del 2 % rispetto al PIL, una tendenza storicamente osservata per i prodotti semi‑fabbricati in alluminio. La necessità di aumentare la capacità di trattamento è supportata dalla dichiarazione che il Brasile è già leader nella raccolta di lattine ma non ha ancora la capacità di processare tutto lo scarto.

Relazioni (con altri fatti)

Il modello brasiliano si inserisce in un contesto più ampio di politiche di circolarità a livello globale. L’implementazione del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) in Europa, ad esempio, potrebbe aumentare la domanda di alluminio riciclato, favorendo paesi con infrastrutture di riciclo consolidate come il Brasile. Inoltre, la crescente attenzione verso la sostenibilità nei settori automobilistico, edilizio e del packaging rafforza la necessità di materiali a basso impatto di carbonio.

Contesto (oggettivo)

Il Brasile ha investito in infrastrutture di riciclo e ha adottato politiche che riconoscono e formalizzano il ruolo dei raccoglitori di rifiuti. Il settore dell’alluminio è un pilastro dell’economia brasiliana, con una forte presenza di aziende multinazionali e un mercato interno in crescita. La normativa ambientale, introdotta negli ultimi dieci anni, ha stabilito principi di responsabilità condivisa e incentivi fiscali, creando un ambiente favorevole al riciclo.

Domande Frequenti

Qual è il tasso di recupero delle lattine di alluminio in Brasile?
Il tasso di recupero (UBC) supera il 95% da oltre un decennio.
Quanto scarto di alluminio è stato recuperato in Brasile nel 2024?
Nel 2024 sono state recuperate circa 1,07 mila tonnellate di scarti, con una crescita del 6 % rispetto all’anno precedente.
Qual è la previsione di volume di scarti di alluminio per il 2030?
Si prevede che il volume di scarti riciclati raggiungerà tra 1,3 e 1,4 mila tonnellate entro il 2030.
Quali sono i principali fattori che hanno reso il Brasile un leader nel riciclo dell’alluminio?
La combinazione di investimenti industriali, la rete efficiente di raccoglitori di rifiuti e un quadro normativo favorevole.
Qual è il ruolo delle politiche di responsabilità condivisa nel riciclo dell’alluminio?
Le politiche di responsabilità condivisa obbligano l’industria a investire in sistemi di logistica inversa, garantendo che le lattine tornino al ciclo produttivo.

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