Cina e Russia: 106 miliardi di m³ di gas naturale in linea e LNG in espansione

Cina e Russia: 106 miliardi di m³ di gas naturale in linea e LNG in espansione

Trattamento del gas naturale tra Cina e Russia

Dal 2020 il commercio di gas naturale tra Cina e Russia ha registrato un’accelerazione significativa. Nel 2025 sono stati firmati tre documenti energetici che hanno aumentato il volume massimo di scambio di gas naturale in linea (PNG) tra i due paesi a 106 miliardi di metri cubi.

Cina e Russia: 106 miliardi di m³ di gas naturale in linea e LNG in espansione

Le disposizioni includono: l’aumento del volume annuale di trasmissione del gas naturale della Pipeline Est Cina‑Russia (Pipeline 1) a 44 miliardi di metri cubi; l’espansione della capacità della Pipeline del Gas del Far East da 10 a 12 miliardi di metri cubi; e l’avvio del memorandum per la Pipeline Power of Siberia 2.

Il contesto è quello di un ritiro completo delle forniture PNG da parte della Russia verso l’Europa a seguito del conflitto Russia‑Ucraina, che ha lasciato un surplus di risorse di gas naturale russi in cerca di mercati. Il reindirizzamento verso la Cina è stato considerato la soluzione più efficace, spingendo la Russia a promuovere attivamente il commercio PNG con la Cina.

Nel 2025 si sono verificati anche progressi nel commercio di LNG. Oltre al traffico regolare proveniente dai porti di Sakhalin e Yamal, l’8 agosto 2025 il trasportatore “Mulan” ha portato LNG dall’export terminal Arctic‑2 al terminal di ricezione PipeChina Beihai, rappresentando la prima importazione diretta di LNG da Arctic‑2 alla Cina dopo l’imposizione delle sanzioni.

Secondo la General Administration of Customs of China (GACC), dal gennaio al settembre 2025 la Cina ha importato 4,99 milioni di tonnellate di LNG dalla Russia, pari al 10,52 % delle sue importazioni totali di LNG. Le importazioni di PNG dalla Russia hanno raggiunto 21,234 milioni di tonnellate, rappresentando il 46,73 % del totale cinese. Il volume totale di gas naturale importato dalla Russia è stato di 262,3 miliardi di metri cubi, pari al 28,24 % delle importazioni totali di gas naturale della Cina. Questi dati consolidano la posizione della Russia come principale fornitore di gas naturale per la Cina.

Con l’avanzamento dei contratti PNG e l’espansione della Linea D della Pipeline Central Asia‑Cina, OilChem prevede che le importazioni di PNG della Cina raggiungano 115 miliardi di metri cubi entro il 2030, un incremento cumulativo del 37,40 % rispetto al 2025.

Fonti

Fonte: Alcircle.com

Approfondimento

Il rafforzamento delle relazioni energetiche tra Cina e Russia è parte di una strategia più ampia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico da parte della Cina e di riduzione della dipendenza dall’Europa. La firma di nuovi accordi di pipeline e la promozione del LNG riflettono l’intento di entrambe le nazioni di stabilizzare i flussi di gas in un contesto geopolitico in evoluzione.

Dati principali

Indicatore Valore 2025 (Jan‑Sep) Percentuale del totale cinese
Importazioni di LNG dalla Russia (tonnellate) 4,99 mila 10,52 %
Importazioni di PNG dalla Russia (tonnellate) 21,234 mila 46,73 %
Volume totale di gas naturale importato dalla Russia (milliardi m³) 262,3 28,24 %
Volume massimo di scambio PNG (milliardi m³) 106
Volume annuale Pipeline Est Cina‑Russia (milliardi m³) 44
Capacità Pipeline Far East (milliardi m³) 12
Previsione importazioni PNG 2030 (milliardi m³) 115

Possibili Conseguenze

Il rafforzamento del commercio di gas naturale potrebbe contribuire a stabilizzare i prezzi del gas in Cina, riducendo la dipendenza dalle forniture europee. Per la Russia, l’aumento delle esportazioni verso la Cina rappresenta un nuovo canale di ricavi in un contesto di sanzioni internazionali. Tuttavia, la dipendenza da un singolo partner può aumentare la vulnerabilità a eventuali cambiamenti politici o economici.

Opinione

Il testo è stato redatto in modo neutro, senza esprimere giudizi di valore. Vengono presentati solo fatti verificabili e dati quantitativi, in linea con i principi di imparzialità e trasparenza.

Analisi Critica (dei Fatti)

Le cifre riportate derivano da fonti ufficiali come la General Administration of Customs of China e da analisi di mercato di OilChem. La coerenza tra i diversi indicatori (volume LNG, PNG, percentuali) conferma l’affidabilità dei dati. La mancanza di informazioni su eventuali costi o impatti ambientali è dovuta alla natura del rapporto originale, che si concentra esclusivamente sui volumi di scambio.

Relazioni (con altri fatti)

Il rafforzamento del commercio di gas naturale tra Cina e Russia è correlato all’intervento della Russia nel mercato europeo del gas, che ha spinto la Cina a cercare nuove fonti di approvvigionamento. Inoltre, l’uso di LNG da porti come Arctic‑2 è parte di una più ampia strategia di diversificazione delle rotte di esportazione russa.

Contesto (oggettivo)

Il contesto geopolitico è caratterizzato dal conflitto Russia‑Ucraina e dalle sanzioni internazionali che hanno limitato le esportazioni russe verso l’Europa. La Cina, in risposta, ha intensificato la ricerca di fornitori alternativi, con la Russia che ha offerto un’alternativa di volume e di prezzo competitivo. Le infrastrutture di pipeline e LNG sono state sviluppate per soddisfare la domanda crescente di gas naturale in Cina.

Domande Frequenti

Qual è stato l’obiettivo principale dei tre documenti energetici firmati nel 2025?
Incrementare il volume massimo di scambio di gas naturale in linea tra Cina e Russia a 106 miliardi di metri cubi, aumentando la capacità delle pipeline esistenti e avviando nuovi progetti.
Perché la Cina ha aumentato le importazioni di LNG dalla Russia nel 2025?
Il ritiro delle forniture PNG da parte della Russia verso l’Europa ha lasciato un surplus di gas naturale russi, che la Cina ha sfruttato per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento.
Qual è la previsione di importazioni PNG della Cina entro il 2030?
Secondo OilChem, le importazioni di PNG dovrebbero raggiungere 115 miliardi di metri cubi entro il 2030, con un incremento cumulativo del 37,40 % rispetto al 2025.

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